domenica 27 luglio 2025

LA LINEA SOTTILE CHE CI LEGHERA’ PER SEMPRE

 


Era mattina, mi trovavo a casa dei miei genitori ed era uno di questi giorni emotivamente impegnativi. Non che ci fosse una ragione specifica per la quale io mi trovassi in quella frequenza emozionale, semplicemente mi sentivo un po’ sopraffatta dai pensieri.
Quel giorno avevo deciso di indossare il vestito nero, quello lungo a fiori senza spalline e di raccogliere i capelli in una coda alta.
Me ne stavo lì seduta sulla sedia, di spalle alla cucina nella quale c’era mia mamma intenta a preparare il pranzo.
Quando, d’un tratto, sulla parte scoperta della schiena sento una carezza, quella di mia mamma che, uscendo dalla cucina, aveva poggiato la sua mano su di me. Quel lieve tocco, che sarà durato lo spazio di qualche secondo, e’ come se mi avesse riportato a quando, da piccola, mi stringeva tra le sue braccia. Non che io, oggi, abbia una memoria chiara di quel periodo eppure, quella sensazione profondissima di cura e accudimento, ha risvegliato in me una sorta di memoria emotiva legata ai primissimi anni della mia vita.
E’ stata una sensazione così bella che avrei voluto durasse molto di più. 
L’entrare in quella dimensione di protezione e ritornare bruscamente a quella attuale mi ha lasciato per qualche istante disorientata, ma è stato proprio quello “shock termico” a farmi pensare a quanto può essere permanente la connessione energetica con il tocco della mano materna.
Ho pensato a quanto può essere curativa la carezza, o anche un abbraccio, di chi si è preso cura di te da sempre.
La cosa straordinaria è che mia mamma, in quel momento, non sapeva di cosa io avessi bisogno e, in tutta sincerità neanche io sapevo di cosa avessi bisogno, eppure il suo tocco ha saputo arrivare fin dove ne avevo bisogno. 
Fin dove era necessario arrivare affinché io mi sentissi protetta.
Un tocco che ha saputo prendersi cura della mia parte più intima e profonda senza che io lo chiedessi.
Ed è stato meraviglioso entrare in quello spazio magico che è l’energia sottile.
E’ stato bellissimo sentire quella linea sottile che ci legherà per sempre💫

Grazie Ma’ per esserti sempre presa cura di me❤️


Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi. Operatrice Komyo® ReikiDo. Esperta di cucito terapia.)




domenica 11 maggio 2025

A TE CHE SAI PARTORIRE UN NUOVA TE STESSA

 



Auguri a te, mamma non mamma.

Auguri a te, che per anni hai vissuto sperando che, prima o poi, avresti potuto accogliere questo miracolo nella tua vita.

Auguri a te, ogni volta che il tuo sguardo incrocia quello di una mamma ed un figlio e ti chiedi quando arriverà il tuo momento.

Auguri a te, ogni volta che pensi a quel detto che dice: “ i bambini scelgono la propria mamma ancora prima di incarnarsi” e ti chiedi come mai nessuna anima abbia ancora scelto il tuo grembo.

Auguri a te, ogni volta che le tue orecchie ascoltando la tenera voce di una piccola anima rivolgersi alla sua mamma e ti sorprendi resistere a quel nodo che ti si forma in gola.

Auguri a te, ogni volta che pensi: “sentirò mai, in questa vita, qualcuno chiamarmi mamma?”

Auguri a te, ogni volta che hai pensato che fosse arrivato il momento giusto e invece hai dovuto accettare il “No” che la vita ha deciso di riservarti.

Auguri a te, ogni volta che nell’ intimità delle tue emozioni ti sei chiesta: “sarò mai mamma in questa vita?”.

Auguri a te, ogni volta che hai dovuto asciugare da sola le tue lacrime quando un stupido dubbio ha attraversato la tua mente: “forse non me lo merito?!”

Auguri a te ogni volta che ti sei sentita dire che non puoi essere all’altezza di essere mamma.

Auguri a te, ogni volta che un uomo ti ha detto che vorrebbe fossi la madre dei suoi figli e poi ti ha abbandonata più e più volte.

Tanti auguri a te, che hai dovuto sopportare in silenzio i giudizi degli altri, quando hai dovuto fare i conti con le parole dette senza cuore, solo per fare rumore.

Auguri a te, che ti senti mamma da sempre eppure non lo sei ancora diventata.

Auguri a te, ogni volta che pensi di non essere in grado di poter creare un miracolo ed invece, ogni giorno, sai partorire una nuova te stessa nel dolore, nei sorrisi, nelle paure, nelle fragilità e nella speranza di un futuro migliore.

Auguri a tutte le Donne perché, in fondo, siamo tutte mamme, già da quando veniamo al mondo.

Dal mio cuore fino al vostro.

Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi. Operatrice Komyo® ReikiDo. Esperta di cucito terapia.)


lunedì 7 aprile 2025

In quel mondo che, forse, in un’ altra vita e’ stato il mio.

 

Ho cercato un rifugio e l’ho scorto tra i pistilli di un fiore.

Ho desiderato il candore e l’ho scoperto nel bianco di un petalo.

Ho sentito la delicatezza e l’ho riconosciuta nella fragilità di una corolla.

Ho voluto un posto tutto mio,

dove sentirmi al sicuro,

nel quale sentirmi abbastanza

e l’ho trovato proprio qui, come sempre, in un mondo fatto di emozioni, 

colori, 

forme, 

aromi,

e sensazioni.

In quel mondo che, forse, in un’ altra vita e’ stato il mio.

Dal mio cuore fino al vostro,

Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi. Operatrice Komyo® ReikiDo. Esperta di cucito terapia.)



martedì 25 febbraio 2025

IN ATTESA DI EVOLVERE NELLA PROSSIMA PRIMAVERA

 


Credo siano sacre le giornate come quella di oggi. Quelle giornate nelle quali riesci a percepire il tuo mondo interiore in perfetta sintonia con quello fuori.

Ogni pensiero, ogni emozione ed ogni sensazione, che si affaccia così naturalmente dentro di te, vibra esattamente alla frequenza di una giornata grigia e uggiosa.

“Beh, non sarà mica una sensazione di cui gioire” - starete pensando.

Ecco, in effetti, “certe” giornate tendono a richiamare emozioni un po’ pensanti, devo ammetterlo, eppure riconosco, sento e percepisco una sacralità  in loro.

Sarà che tutto quel grigio intorno, che spegne i colori e fa da cornice ad una miriade di sottilissime gocce di pioggia, riesce a mettere in luce tutte le mie zone d’ombra. 

Ed eccole qui: le paure, le insicurezze, i dubbi, tutte le cicatrici e le ferite ancora aperte. 

Io di fronte a loro.

Loro di fronte a me.

Ed  è proprio in quell’istante che sento l’immensa possibilità di questi momenti.

Così, mi lascio attraversare.

Lascio che ogni emozione compia il suo scopo.

Divento un tutt’uno con il mondo li fuori, consapevole della ciclicità della vita.

Sono diventata io stessa l’Inverno, mutevole, in attesa di evolvere nella prossima Primavera.

Dal mio cuore fino al vostro.

Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi. Operatrice Komyo® ReikiDo. Esperta di cucito terapia.)

Arluno, 25 febbraio 10:30 AM


martedì 31 dicembre 2024

IMPARARE A FIDARMI DELLA LUCE

Questa mattina, dopo aver pulito a fondo la mia piccola casa, ho deciso di uscire.

Ho passeggiato seguendo un raggio di sole, quello più luminoso.

Così, mentre mi incamminavo quasi accecata da quella luce davanti a me, all’improvviso ho scorto una sagoma nel campo, proprio lì, a pochi metri da me.

Ci ho impiegato un attimo prima di capire che, quello che avevo davanti agli occhi, altro non era che un bellissimo cavallo dal manto marrone, con acconto una donna che lo teneva dalle briglie appena sotto la testa.

Il loro andamento era lento, ed io, sono rimasta qualche istante ad osservarli, forse perché, quello che stavo guardando, mi trasmetteva una sensazione di serenità e  appartenenza. Li guardavo e mi sentivo “al sicuro” e, se proprio devo essere sincera, anche adesso, mentre scrivo di loro e’ come se mi sentissi avvolta da una bolla dalla quale non vorrei uscire, almeno per adesso.

E’ così che le  emozioni di quella bolla magica sono divenute delle vere e proprie porte dentro me stessa. Così, ho iniziato ad immaginarmi passeggiare sul sentiero di questo anno che sta quasi volgendo al termine.

“E’ strano sai?” - mi sono detta con un mezzo sorriso - ogni anno tra il 30 e il 31 dicembre mi ritrovo, inevitabilmente, a tirare le somme dell’anno trascorso. 

Ed è incredibile come ogni volta, come ogni anno abbia in sé una sua caratteristica intrinseca.

E’ incredibile come ogni anno abbia in sé il compito di insegnarmi sempre qualcosa. Qualcosa che,ancora, non ho imparato.

Qualcosa che, ancora, non ho integrato.

La luce ambrata del sole,di questa mattina, quella che mi accecava mentre, cercavo di mettere a fuoco quello che intravedevo oltre la luce, credo, avesse uno scopo ben preciso: oscurare il superfluo ed illuminare l’essenziale.

Davanti a me, due esseri che a passo lento, anzi lentissimo si incamminano per chissà quale meta. Intorno a loro nulla è visibile, solo un fascio di luce che illumina i loro passi.

Ecco che, senza neanche sforzarmi più di tanto, la lezione di quest’anno si palesa al mio cuore, più chiara e nitida che mai.

Quale immagine migliore poteva scegliere l’universo per rispondere alla domanda che gli avevo appena posto?

“Lasciare andare la mente e tornare ad aprire il cuore.”

Imparare a fidarmi della luce, anche se non capisco.

Imparare a fidarmi della luce anche se ho paura, tanta paura.

Imparare a fidarmi della luce perché si, forse, anche io merito qualcosa di bello.

Imparare a fidarmi della luce perché quello che gli altri hanno fatto e non hanno con me e per me, parla di loro e non di me.

Imparare a fidarmi della luce perché mi merito di essere amata.

Imparare a fidarmi della luce perché so ancora amare.

Imparare a fidarmi della luce perché così, anche se a passo lento, proprio come quella donna con il suo cavallo, posso andare avanti e continuare a sperare che posso ancora arrivare lì, dove sogno di arrivare. In quell’angolo del mio cuore dove poter diventare una persona migliore me per e per questo mondo. 

A te, che ti sei spint* fino alla fine nel mio scritto ti auguro di continuare o di tornare a credere nella luce, perché LEI saprà farti arrivare proprio lì, dove sogni e desideri. Perché te lo meriti.

Perché ognuno di noi si merita quello che tanto desidera.

Dal mio cuore fino al tuo,

Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.

Operatrice Komyo® ReikiDo. Esperta di cucito terapia.)




venerdì 29 novembre 2024

QUEL SENSO DI NATALE


E chissà se posso concedermi di chiamarla “senso di Natale” quell’emozione che ho provato qualche giorno fa mentre andavo al lavoro.

Il verde del semaforo è appena scattato quando schiaccio lentamente il piede sull’acceleratore per dare gas alla macchina la quale, già da qualche minuto, è impegnata a riscaldare le mie mani fredde con il suo “vrrrr” dell’aria condizionata, che ho puntato a 28 gradi con la ventola al massimo.

Fuori la giornata e’ uggiosa.

Il mondo sembra essersi vestito di un tono di grigio chiaro, rimarcato da una leggera foschia che, con il suo fare nebuloso, avvolge ogni cosa lì fuori oltre il parabrezza.

E così che, chissà per quale ragione, i mie occhi si spostano un po’ più in alto. Proprio lì, su quella tenda bianca al secondo piano della palazzina marrone, davanti alla quale passo ogni giorno.  Le luci intermittenti giallo dorate di un’albero di Natale riescono, in qualche modo, a catapultarmi dentro quella casa che, ovviamente, non ho mai visto ma che, proprio in qual momento, riesco a sentire.

Un miliardo di sensazioni mi attraversano.

Mi sento dentro al buio di quella stanza. 

Un buio che viene illuminato, appena e di tanto in tanto, da quelle piccole e magiche luci.

Avverto, nello stesso istante, gioia e malinconia.

Avverto unione e solitudine, nello stesso attimo.

Vedo sorrisi e lacrime, nello stesso momento.

Sento calore e freddo, sempre nello spesso istante.

E’ così che un pensiero si è schiuso come un bucaneve nel mio cuore: “ forse, quando diventi adulto e la vita ha saputo farti attraversare, nel bene e nel male, emozioni intense,  il Natale diviene  qualcosa di più complesso rispetto a quello che lo caratterizza quando si è bambini.”

Mi viene da pensare che, forse, il Natale quando diventi “un po’ più grande”, si trasforma in una dimensione  che abita ogni giorno nel tuo cuore. Uno spazio in cui ti puoi rifugiare per darti la possibilità di essere tutto, nello stesso momento. 

Una dimensione in cui puoi dare a te stesso la possibilità di non doverti per forza “giustificare”.

Una “frequenza” in cui tutto è perfetto così com’è, punto e basta.

Il Natale, forse, è il la libertà di sentirsi forti e fragili nello stesso momento.

Perché il Natale, ad un certo punto della tua vita, può trasformarsi in uno spazio sacro in cui ESSERE.

Sarà, forse, proprio questa la vera magia del Natale, quella di trasformarsi in ciò di cui hai bisogno, che  tu sia bambino o adulto. E’ per questo che, forse, il Natale resterà per sempre una dimensione magica. Basta che tu lo voglia!

Ecco che allora si, credo di poterla definire “senso di Natale” questa mia emozione che ho voluto condividere così, solo per il piacere di voler liberare nel mondo il mio sentire.

Dal mio cuore fino al vostro.


Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.

Esperta di cucito terapia.)


domenica 20 ottobre 2024

COSI’ COME NELL’OVUNQUE

 


Davanti ai miei occhi una storia.

Una vita.

La sua.

Quella di questa foglia.

Un susseguirsi di eventi che, in qualche  modo, hanno caratterizzato il suo viaggio.

Quelle gocce, come lacrime hanno saputo narrare al mio cuore di gioie e dolori.

Su di una foglia la rappresentazione della vita. La sua, come la mia.

Come quella di milioni di persone.

Come e’ nel tutto, così come nell’ovunque.

Dal mio cuore fino al vostro.

Lucrezia di Lernia.

Pogliano milanese,

20 ottobre 2024 ore 10:00.

Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.

Esperta di cucito terapia.)


LA LINEA SOTTILE CHE CI LEGHERA’ PER SEMPRE

  Era mattina, mi trovavo a casa dei miei genitori ed era uno di questi giorni emotivamente impegnativi. Non che ci fosse una ragione specif...