domenica 29 gennaio 2023

Lascia che le cose si rompano


Questa mattina, quando era ancora a letto, i miei occhi si sono aperti e la prima cosa che ho visto guardando fuori dalla finestra è stata l’immagine di una foglia gialla che danzava dolcemente assecondando il soffio del fresco vento autunnale. Sono rimasta ad osservarla, guardavo il suo movimento ed aspettavo che da un momento all'altro si staccasse dal ramo per fluttuare verso Terra. D'altro canto era l'ultima foglia di quel ramo che aveva avuto la forza di restarsene lì, fiera e sicura nonostante tutto quello che aveva intorno la stesse preparando ad un finale già scritto.


Quella immagine ha avuto il potere si trascinarmi dentro, in fondo lì, dove in questi giorni ho un po’ paura di andare.
Ho sospirato ed ho alzato leggermente la coperta come a volermi coprire gli occhi, come faccio con i film quando mi fanno paura, mi copro gli occhi per non vedere. Anche se, a dire il vero, sta mattina è più il bisogno di non sentire, così decido di abbassare la coperta, sospiro e tengo chiusi gli occhi qualche istante in più. Ho capito che in quella sensazione, in quella emozione devo restarci, devo ascoltarla e farmi attraversare.
Così ho fatto.
Sono rimasta nella mia immobilità ad osservare come, invece, quella foglia così coraggiosa si viveva pienamente il tempo che le restava lì, attaccata a quel ramo ormai secco.

In quell'istante di profonda introspezione un milione di domande, alle quali non ho saputo dare risposta, hanno attraversato la mia mente, come una di quelle cascate di montagna, dove il flusso dell'acqua è così forte che non hai neanche il tempo di razionalizzare ciò che ti trovi ad osservare.
È stato tutto molto intenso, anche se credo che quell’istante, in realtà, sia durato il tempo di un solo battito di ciglia. Mi capita spesso di vivere questi momenti in cui per me il tempo è come se rallentasse quasi a fermarsi. Attimi in cui dentro di me esplodono una miriade di emozioni e sensazioni mentre, il mondo li fuori continua, ignaro di tutto.

Gli occhi umidi mi hanno portato fuori da questo spazio così intenso - "è meglio che mi alzi" –ho ordinato a me stessa.
Ho infilato le ciabatte e mi sono diretta verso la finestra, lo sguardo era sempre fisso a quella foglia. Ho afferrato la maniglia, ed ho aperto l'anta di quella che, fino a qualche istante prima, era stata la porta verso le mie emozioni.
Il rumore della pioggia che batteva sul manto di foglie secche, che ricopriva la terra sotto all'albero mi ha riportato all'interno.
Sono rimasta immobile ad ascoltare quel suono quasi ipnotico.
Mi rendo conto che sto sentendo l'autunno come forse non mi era mai successo prima.
Con lo sguardo fisso alla foglia, riesco ad allontanarmi dalla finestra ed uscire da quella frequenza emozionale così intensa.

Dopo essermi sistemata ed aver fatto colazione mi metto al lavoro, ed il primo messaggio che l'Universo decide di donarmi, per rispondere a quella miriade domande senza risposta di qualche minuto fa è questo.

Così non faccio che ringraziare, sospiro e con fiducia vivo quello che la vita ha in serbo per me.
Lascia che le cose si rompano, smetti di sforzarti di tenerle incollate. Lascia che le persone si arrabbino. Lascia che ti critichino, la loro reazione non è un problema tuo. Lascia che tutto crolli, e non ti preoccupare del dopo. Dove andrò? Che farò? Nessuno si è mai perso per la via, nessuno è mai rimasto senza riparo. Ciò che è destinato ad andarsene se ne andrà comunque. Ciò che dovrà rimanere, rimarrà comunque.
Troppo sforzo, non è mai buon segno, troppo sforzo è segno di conflitto con l’Universo. Relazioni Lavori Case Amici e grandi amori.

Consegna tutto alla Terra e al Cielo, annaffia quando puoi, prega e danza ma poi lascia che sbocci ciò che deve e che le foglie secche si stacchino da sole. Quel che se ne va, lascia sempre spazio a qualcosa di nuovo: sono le leggi universali. E non pensare mai che non ci sia più nulla di bello per te, solo che devi smettere di trattenere quel che va lasciato andare.
Solo quando il tuo viaggio sarà terminato, allora finiranno le possibilità, ma fino a quel momento, lascia che tutto crolli, lascia andare, let it be.

Non so perché ma ho sentito il bisogno di condividere il mio sentire qui, come se avessi la necessità di liberare ne "mondo" quello che ho sentito dentro.

Dal mio cuore fino al Vostro.

Lu’
Lucrezia di Lernia in The Moonland
(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.
Esperta di cucito terapia.)


giovedì 19 gennaio 2023

Come la Vita, come l'Amore.

                                                                                                                    
                                                     Nerviano, 19 Gennaio 2023

Era una di quelle giornate grigie e buie.

Faceva freddo ed io cercavo di scaldare le mie mani sfregandole energicamente sulle gambe, mentre aspettavo che il condizionatore dell’auto mi avvolgesse con il suo vento caldo.

Il tergi cristallo con il suo stridio cadenzato delimitava il confine tra me, ed il mondo monocolore lì fuori.

Me ne stavo lì a guidare ed osservare tutto ciò che attraversavo lungo la strada che percorrevo.

Il viaggio è durato circa mezz’ora.

Un tragitto uggioso ed introspettivo.

Ricordo che, per tutto il giorno, nei miei pensieri affiorava un fiore.

Non era un desiderio specifico, sentivo solo l’energia, la simbologia di chissà quale fiore, abitare dentro di me. 

Il motivo mi era sconosciuto allora come lo è ancora oggi.

Ero quasi arrivata a destinazione quando, davanti alla mia auto, un ragazzo tutto vestito di nero era alla guida di un monopattino.

L’andatura era lenta. 

Così lenta che, ricordo, aveva catturato la mia attenzione. 

Lo osservo e mi sembra di percepire qualcosa. Forse un pensiero o un’emozione.

Sospiro.

Mi decido e lo supero!  

Sono curiosa di vedere il suo volto. Il mio sguardo non si sposta da lui, ma prima di raggiungere il viso mi rendo conto che nella tasca esterna del suo zaino nero spunta una rosa rosa.

Era bellissima.

Una goccia scarlatta in tutto quel nero.

I miei occhi si spostano per un secondo sul viso di quel ragazzo. Ha dei tratti asiatici e l’espressione serena.

Sorrido e torno sulla rosa.

“Chissà, a chi è destinata?” - mi domando.

Da quel momento inizio a fantasticare sulla vita di quella rosa. 

Vedo momenti, sguardi, abbracci ed emozioni che i miei occhi non hanno mai visto, ma che riesco, senza alcuna fatica, a trovare dentro di me.

Dopo qualche istante mi sorprendo a pensare che l’universo, in qualche modo, ha esaudito quel desiderio inconsapevole che aleggiava dentro me.

Avrei potuto non incrociare mai quel ragazzo.

Avrei potuto non vedere mai quella rosa.

Eppure tutto è accaduto e, sono certa, non per caso. 

Riesco ancora a vederla quella Rosa, tutt’oggi. 

Se chiudo gli occhi la immagino bellissima, appoggiata in un vaso di vetro. 

Vedo quel rosso pulsare come la vita.

Come l’Amore.

 

Dal mio cuore fino al vostro.

Lu’
Lucrezia di Lernia in The Moonland
(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.
Esperta di cucito terapia.)

 

 

martedì 10 gennaio 2023

L'ho sentita! Si, proprio oggi...


                                                       Villa Cortese, 10 Gennaio 2023 ore 9:45

L’ho sentita!

Si, proprio oggi non appena ho aperto le finestre di casa per far cambiare l’aria della notte.

L’ho sentita era fresca e leggera -  l’ho accolta esclamando in un sospiro: “Eccoti!”

Dopo circa un’oretta, quando il sole si era alzato nel cielo, io ero in macchina stavo andando a lavorare. 

Al mattino, mi piace uscire qualche minuto prima per non andare di corsa, per godermi il viaggio e questa mattina è stato più bello del solito.

Ad un certo punto, infatti, davanti ai miei occhi avevo un quadro bellissimo:

In primo piano un grande prato verde, solo sfondo delle enormi montagne innevate,  un po’ più su, nel cielo azzurro limpidissimo c’era la LEI, la LUNA. 

La mia ancora!

Se ne stava lì, sopra la mia testa, ed era bellissima. “Chissà “- ho pensato - “si sarà fatta bella per il suo amato SOLE” che era lì, di fronte a LEI ad accarezzarla. In effetti capita spesso che si incontrino così da vicino!

Con lo sguardo sono tornata sulla strada che stavo percorrendo, lungo tutto il ciglio della strada si susseguivano delle pozzanghere che se ne stavano Immobili, come congelate da uno strato sottilissimo di ghiaccio.

Riuscivo a sentire dentro di me il vento, che faceva danzare le foglie secche che avevano finito il loro tempo proprio lì, a TERRA.

In quel frangente ho avuto la conferma che quello che avevo percepito, poco prima, appena avevo aperto le finestre fi cada non era un errore: Oggi la PRIMAVERA ha deciso di affacciarsi sull’INVERNO. 

In quell’istante ho avvertito quanto può essere così vivo quello che sembra immobile.

Ho avvertito quanta luce può abitare nel buio.

Ho compreso quanta rinascita si cela nella sofferenza.

Tutto questo è accaduto in una frazione di secondo ma è stato meraviglioso perché, alla fine di questa esperienza, quell’aria fresca e leggera che poco prima mi aveva accarezzato il viso ed il cuore la avvertivo dentro di me. 

Mi sentivo parte di quello che mi circondava, di quello che sentivo.

Mi percepivo in perfetta sintonia con la NATURA.

Per qualcuno può essere sciocco tutto questo, ma, a me, queste sensazioni riescono a trasmettermi fiducia. 

Fiducia nella vita.

Fiducia nel futuro.

Fiducia in me stessa.

E niente, sappiate che la PRIMAVERA è già qui. Io l’ho sentita e voglio liberare nel mondo queste sensazioni meravigliose

Dal mio cuore fino al vostro.

Lu’
Lucrezia di Lernia in The Moonland
(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.
Esperta di cucito terapia.)

FERMA AL SEMAFORO

  Erano lì sul marciapiede proprio di fronte a me, in attesa che scattasse il verde del semaforo.  Un nonno teneva tra le braccia un cucciol...