Montesilvano (Abruzzo), 13 Agosto 2022 Ore 21:30
Cammino sul lungo mare, guardo la spiaggia e all’orizzonte vedo un’enorme sfera di luce arancione.
“E’
la Luna, devo assolutamente andare a vederla!” - mi dico - anche
perché, appena uscita, di casa è stata la prima cosa che ho cercato con
gli occhi e che, però, non ho trovato.
Impaziente tolgo le ciabatte nere, sollevo bene il vestito verde e marrone che mi tocca le caviglie e corro verso il Mare.
Più mi avvicino alla riva più la Luna è enorme.
Sono
a ridosso del mare e davanti ai miei occhi ho uno spettacolo che non
ho mai visto prima d’ora. la Luna si sta riposando sulla linea
dell’orizzonte che divide cielo e mare.
Resto immobile per qualche minuto a guardare questo quadro, che si rompe e si ricompone al ritmo delle onde del mare.
Sulla spiaggia ci sono solo io e la sabbia fredda sotto la pianta dei mie piedi.
Qualche
istante dopo lo sguardo si spinge poco più avanti, vedo la cabina di
salvataggio del bagnino. Ho voglia di salire “beh, però non potrei stare
seduta lì sopra!” - penso tra me e me. Un’attimo dopo, però, una voce
arriva dal cuore e mi guida ad infrangere queste regole che, da sempre,
ho seguito…anche troppo.
Così, incastro il vestito sotto il bordo dell’intimo, lascio cadere a terra le ciabattine e salgo sulla scaletta rossa.
Entro nella cabina e mi siedo sulla sedia di plastica bianca.
Sono seduta di fronte alla Luna, la guardo e mi emoziono davanti a tutta questa bellezza.
Un’alone
arancione illumina il cielo scuro alle sue spalle. Il suo riflesso sul
mare riesce a disegnare distintamente una via proprio di fronte a me.
Sono lì, ammutolita e non riesco a smettere di emozionarmi.
La guardo e penso a quanto Lei, nella sua solitudine non ha mai paura di brillare, di mostrarsi. Di essere se stessa.
Un
soffio di vento mi accarezza, mi sento sola, compresa, protetta,
abbandonata, spaventata e rincuorata, tutto nello stesso momento.
Così
iniziò a parlarLe: “chissà quanti momenti difficili hai passato anche
tu che, da lì, non puoi che restare immobile a guardare quello che
accade qui giù!”
Chiudo gli occhi, ascolto il mare, sento la Luna, la sento nel cuore e nella pancia.
Apro
gli occhi e fisso l’orizzonte colorato di nero e arancione, lo sguardo,
poi, si sposta accanto alla Luna, nel punto in cui il Mare che si
infrange sugli scogli.
Ed e’ proprio in quel momento che comprendo che infondo nessuno su questa Terra è mai veramente solo.
Sento
in lontananza il rumore della città alle mie spalle, mi giro vedo le
luci del Lido “ho voglia di scrivere di queste emozioni” - penso tra me
e me.
Così decido di scendere dalla cabina e di
tornare nella mia stanza per rendere infinite queste emozioni bellissime
che la Luna, la mia prima casa, ha saputo portare a galla proprio come
fa con il mio amico Mare.
Lu’
Lucrezia di Lernia in The Moonland
(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.
Esperta di cucito terapia.)