lunedì 8 aprile 2024

FERMA AL SEMAFORO

 


Erano lì sul marciapiede proprio di fronte a me, in attesa che scattasse il verde del semaforo. 

Un nonno teneva tra le braccia un cucciolo di uomo. Lo abbracciava stringendolo con le braccia appena sotto il sederino.

La guancia soda e liscissima del piccolo, invece, era appoggiata dolcemente alla fronte di suo nonno, più o meno all’altezza della tempia.

Le sue palpebre, quelle del piccolo, si aprivano e si chiudevano ad un ritmo lento e cadenzato. Un movimento quasi ipnotico che ha saputo risvegliare dentro di me una bellissima sensazione di protezione e sicurezza.

Emozioni che mi hanno condotta, anche se solo per pochissimi istanti, in una dimensione difficile da raggiungere quando sei adulto. Uno spazio in cui puoi abbassare ogni difesa ed abbandonarti  senza alcuna paura in un abbraccio. Perché sei sicuro che, li’, in quelle braccia nulla potrà mai farti del male.

Stavo bene in quello spazio, eppure me ne sono resa conto solo pochi istanti dopo, quando il verde del semaforo ha interrotto quel dolce momento.

Ognuno è poi tornato alla sua vita.

La mia, grazie a questo tenero incontro, è certamente migliorata.


Piccoli attimi di vita, 

Busto Arsizio, lunedì 8 Aprile 2024  h. 8:47


Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.

Esperta di cucito terapia.)



domenica 24 marzo 2024

ATTENTO A CIÒ CHE DESIDERI PERCHÉ POTREBBE AVVERARSI




                                                                           Nerviano, 24 Marzo 2024

Oggi, appena dopo pranzo, ho deciso di approfittare di questa bellissima giornata per fare due passi intorno al quartiere in cui abito da poco più di un anno.

Erano circa le 13:30, l’aria la sentivo fresca e leggera e il sole riusciva a scaldarmi appena.

Dopo qualche passo ho scelto di liberare la mente e di lasciare andare il rimuginio mentale che, a volte, riesce ad avere la meglio aggrovigliando la mia energia.

Così, da lì a poco ho iniziato a percepire il silenzio che aleggiava intorno a me.

Un silenzio che veniva interrotto di tanto in tanto da qualche suono generato dal mondo che si trovava fuori da quella dimensione di calma in cui mi trovavo. Ricordo, per esempio, il ronzio di un’ ape, che volava indaffarata poco distante da me. Qualche passo ancora ed il silenzio e poi il rumore lontano della percussione di qualche trapano, azionato in chissà quale casa lì intorno.

Era una continua intermittenza tra silenzio e rumore, rumore e silenzio.

Se adesso chiudo gli occhi, riesco a distinguere perfettamente il delicato sbattere di quel foglietto appeso sul muro che avevo accanto, mosso dal vento, lo stesso vento che, probabilmente, è stato padre di quel mio continuo uscire ed entrare dal silenzio.

Sorrido quando ricordo le voci di quel papà ed il suo bambino che giocano a basketball nel campetto di quel parco nel quale stavo passeggiando. Li sentivo felici e leggeri ed il lo ero insieme a loro.

Insomma, sono rimasta in questo ritmo per diverso tempo e, nel mentre, ho calpestato catrame e cemento, ho passeggiato sulla terra, ho costeggiato campi di margherite bagnate dal sole e, ad ogni passo, riuscivo ad avvertire come ogni cosa fosse meravigliosa. Ho percepito questi momenti con un regalo dell’Universo, il quale mi stava mostrando la grandezza e la meraviglia che è insita nelle piccole cose. 

Mi sentivo come una bambina che scopre la vita per la prima volta. Riuscivo a stupirmi per tutte quelle cose che, spesso, diamo per scontante, così scontate che, forse, non le sentiamo e non le vediamo neanche più.

Continuavo a passeggiare ed, il mio passo si era arrestato solo qualche volta, per ammirare la bellezza dei quei prati colorati di verde e bianco, prima di inchiodarsi dinnanzi a qualcosa che rischiavi di calpestare, qualcosa che qualcun altro aveva calpesto ma che io, probabilmente, dovevo assolutamente leggere: una piccola lettera, un pensiero d’amore scritto qualche anno fa da un cuore  ferito e desideroso di Amore. Un cuore che è riuscito a ritrovare quell’Amore che tanto aveva desiderato.

Quando ho letto quelle parole e’ come se , per un attimo, mi si fosse fermato il cuore. 

Avrei potuto trovarmi ovunque. 

Sono uscita di casa senza una meta, ho attraversato vie a me sconosciute. 

Sono uscita con la sola intenzione di fermare la mente e di svuotare il mio cuore e, una semplice passeggiata e’ stato un percorso introspettivo pieno di meraviglia e speranza.

Sono grata all’Universo perché ogni giorni mi insegna che, qualsiasi cosa possa accadere nella via di una persona, nessuno potrà mai essere davvero solo.

Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.

Esperta di cucito terapia.)


domenica 17 marzo 2024

COME UN FIORE

 

                                                                           Rho, 17 Marzo 2024 ore. 9:00

Erano tanti i fiori e le piante che avevo intorno a me.

Passeggiavo immersa nei miei pensieri non sapendo che, da lì a poco, sarebbe accaduto qualcosa di speciale.

Credo sia durato lo spazio di qualche secondo, eppure è stato così tanto inteso da riuscire a catapultami in un’altra dimensione.

Perché è bastato che i miei occhi cadessero lì, poco più in basso, per scorgere quelle due mani intrecciate che si stringevano.

Nel momento in cui ho preso contatto con questa immagine il profumo dei fiori si è fatto sempre più intenso, fino a trascinarmi tra quelle mani. 

Mi sentivo io stessa un fiore, figlio di una pianta rampicante che, con delicatezza, scivolava nel dolce abbraccio di quelle due mani a me sconosciute.

Mi trovavo lì, in quello spazio, ed era come se riuscissi a percepire dentro di me, il legame che unisce quelle due persone.

Dopo qualche istante la bolla si rompe.

Il cuore ora e’ più leggero.

Sorrido e torno alla mia vita.

Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.

Esperta di cucito terapia.)





mercoledì 14 febbraio 2024

14 FEBBRAIO 2024




                                                                                                            Busto Arsizio, 13:03
Non so chi fosse quel ragazzo.
Mi ci sono quasi scontrata, proprio oggi, mentre uscivo dall’ufficio.
Non ho visto il suo volto ma i miei occhi si sono istintivamente posati su quella rosa rossa che teneva fiero nella sua mano sinistra, quella del cuore.
Ho dovuto fare qualche passo dietro di lui, perché dovevo raggiungere la mia macchina e mentre camminavo, era come se riuscissi ad avvertire i suoi pensieri. Percepivo una sorta di emozione nel riuscire a trovare le parole giuste da dire alla sua Lei.
Ho provato tenerezza, una sensazione di pura tenerezza che mi ha fatto sorridere prima di scendere dal marciapiede e tornare alla mia vita.
14 Febbraio 2024

sabato 30 dicembre 2023

CONCEDERSI UN'ALTRA POSSIBILITA' - Un pensiero per onorare il 2023


                                                                Nerviano, 30 dicembre 2023

lunedì 20 novembre 2023

QUELLA PARTE DI TE CHE HA UN DISPERATO BISOGNO DI ESSERE AMATA - un pensiero soffiato nel mondo


 



Nerviano, 19 Novembre 2023  h.18:45

Ho deciso che, se mai la vita mi concederà l’onore di diventare madre, farò di tutto per insegnare ai miei figli la capacità di riconoscere immediatamente l’amore tossico.

È vero che non è facile riconoscere subito una persona con disturbi di personalità anche perché, questi individui, sono bravissimi a mascherarsi da angeli. L’uomo o la donna che hai sempre sognato!

E’ altrettanto vero, però, che dopo poco, in genere circa 3 - 6 mesi, la maschera cade. Si inizia a sentire che “qualcosa non va”, la persona che sta al proprio fianco, infatti, inizia a trasformarsi, poco per volta, in un aguzzino e lo fa alternando momenti di profonda dolcezza, dove lo stesso mostra le sue fragilità con pianti e richieste di aiuto a momenti di buio, vuoto, svalutazione e aggressività. Ed è proprio questo atteggiamento che porta a vivere una pericolosissima altalena emotiva che, se protratta nel tempo, può portare a sviluppare una dipendenza emotiva dal proprio aguzzino che, certamente, distruggerà la vita della vittima, colpendola nella parte più sensibile e fragile di se stessa.

Trasformando, così la vittima in un “cristallo”, una persona ormai priva della sua parte più bella e  che, per questo, decide di restare in quella relazione, senza alcuna ragione logica. 

Così, sganciarsi da quella relazione diventa qualcosa di davvero molto, molto, molto difficile.

Ecco perché alle prime avvisaglie, quando si inizia a percepire che “qualcosa non va” bisogna SCAPPARE!

SUBITO!

PIÙ LONTANO POSSIBILE!

SENZA MA, SENZA SE!

Non bisogna MAI commettere l’errore di pensare di poter essere in grado di salvare qualcuno. 

Se qualcuno vuole salvarsi, si salva al di là della persona che ha accanto!

In genere, quello che lega la vittima all’aguzzino, è l’idea di non poter vivere senza di lui o lei. Il più delle volte, è proprio questa la chiave del problema: un’autostima così bassa che porta a pensare che la propria felicità possa dipendere COMPLETAMENTE da un’altra persona.

Si innesca, poi, un meccanismo a specchio, per il quale la vittima dona tutto l’amore che desidera per sé all’aguzzino: “solo io capisco come ti senti per questo sarò io a salvarti!” - questo è, spesso, uno dei pensieri più pericolosi per la vittima.

Provate ad immaginare quanto possa essere emotivamente devastante per una persona che ha problemi di autostima rendersi conto che tutto quello che ha provato,vissuto, visto e sentito in realtà non è mai esistito!

Che era tutta una farsa!

Ritrovarsi in una situazione del genere è destabilizzante per chiunque, immaginate per una persona che ha affidato tutta la sua vita ad un’altro individuo che, si presenta come  “LA VITA CHE HO SEMPRE DESIDERATO” e che poi si trasforma in MORTE (morte non solo fisica).


Per cui, come dicevo prima, quello che farò se mai la vita mi concederà la possibilità di diventare madre, è instillare nei miei figli amore per se stessi. Lavorando SULL’EDUCAZIONE EMOTIVA.

Cercherò con tutte le mie forze di insegnagli a perdonarsi e a piacersi per come sono. 

Insegnerò loro a rispettare ogni persona che incontreranno nella loro vita imparando, però, a vedere davvero chi hanno di fronte.

Insegnerò loro a fidarsi del loro istinto e che quando sentiranno che “qualcosa non va” devono andarsene. SUBITO!

Questo non significa che non bisogna aiutare il prossimo, questo significa comprendere che di fronte a certe situazioni non si deve MAI avere la presunzione di pensare di poter aiutare qualcuno.

Perché certe persone non possono essere aiutate con l’Amore. Certe persone hanno bisogno di strutture che hanno strumenti validi per potersi curare! 

Questa è la realtà.

È questo che cercherò di insegnare ai miei figli. Certo, non è detto che riuscirò nel mio intento ma ci proverò, perché io credo che sia questo l’Amore che può salvare il mondo. 

Perché è dalla famiglia che parte tutto.

Perché è da bambini che si conoscono e si fanno propri gli schemi di amore che, poi,  si riproporranno da adulti.


Questo è solo un mio pensiero che si è formato dalla mia esperienza di vita.

Non ho, quindi, la presunzione di fare nessun tipo di analisi psicologica a nessuno.

Ho però la presunzione, se così vogliamo chiamarla, di sperare che, se qualcuno si fosse imbattuto in queste mie parole e riconoscesse la sua relazione in quanto ho descritto, comprendesse che è giunto il momento di AGIRE. 

Di dire “ADESSO BASTA”.

È giunto il momento di sforzarsi, lavorare e lottare per prendersi cura di quella parte di se’ che ha un disperato bisogno di essere amata. 

Sarà dura, anzi durissima ma la Vita e l’Amore non potranno MAI essere quello che stai vivendo.

Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.

Esperta di cucito terapia.)

giovedì 9 novembre 2023

"DENTRO" ALLE FINESTRE ILLUMINATE

 



Nerviano, 8 Novembre 2023


E’ da quando ero bambina, o almeno da che ho memoria, che sono affascinata dalle finestre illuminate delle case quando scende la sera.
Ci pensavo al calar del buio di qualche giorno fa, quando una palazzina con le finestre illuminate, appunto, ha risvegliato in me questa memoria.
Mi sono rivista da piccola!
Quando arrivava il buio, infatti, ero così tanto attratta da quei “buchi” di luce, che passavo un tempo indefinito dietro la finestra della mia cameretta ad osservare il palazzo di fronte al mio.
Le mani erano sempre appoggiate sul calorifero che era lì, proprio sotto la finestra.
La tenda, come un mantello, mi copriva le spalle.
E poi c’era lui, il mio respiro che appannava leggermente il vetro freddo a un palmo dal mio naso.
Subito un brivido caldo mi attraversava, lo ricordo come se fosse ieri.
Mi sentivo protetta.
Al sicuro.
Intanto i miei occhi erano già in viaggio, verso quei mondi fantastici che spesso accompagnavano (e che accompagnano ancora oggi) i miei pensieri.
Mi piaceva immaginare quello che poteva succedere “dentro” a quelle finestre illuminate.
Ho immaginato case che non ho mai visto.
Ho immaginato volti che non ho mai conosciuto.
Ho sentito abbracci, sorrisi, carezze che, sono certa, da qualche parte nel mondo sono esistiti davvero.
Ogni volta, quando il ciclo stagionale cambia dal caldo dell’estate al freddo dell’autunno la magia si accede. Basta un palazzo con tante finestre illuminate che un brivido, lo stesso che sentivo da bambina, riaccendere in me questo meraviglioso spazio di immaginazione e possibilità. Perché è da questa sensazione che riesco a tornare indietro nel tempo. Nella mia cameretta ad inventare storie che, probabilmente, vivranno per sempre dentro di me.
Dal mio cuore fino al vostro.

Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.

Esperta di cucito terapia.)


FERMA AL SEMAFORO

  Erano lì sul marciapiede proprio di fronte a me, in attesa che scattasse il verde del semaforo.  Un nonno teneva tra le braccia un cucciol...