venerdì 29 novembre 2024

QUEL SENSO DI NATALE


E chissà se posso concedermi di chiamarla “senso di Natale” quell’emozione che ho provato qualche giorno fa mentre andavo al lavoro.

Il verde del semaforo è appena scattato quando schiaccio lentamente il piede sull’acceleratore per dare gas alla macchina la quale, già da qualche minuto, è impegnata a riscaldare le mie mani fredde con il suo “vrrrr” dell’aria condizionata, che ho puntato a 28 gradi con la ventola al massimo.

Fuori la giornata e’ uggiosa.

Il mondo sembra essersi vestito di un tono di grigio chiaro, rimarcato da una leggera foschia che, con il suo fare nebuloso, avvolge ogni cosa lì fuori oltre il parabrezza.

E così che, chissà per quale ragione, i mie occhi si spostano un po’ più in alto. Proprio lì, su quella tenda bianca al secondo piano della palazzina marrone, davanti alla quale passo ogni giorno.  Le luci intermittenti giallo dorate di un’albero di Natale riescono, in qualche modo, a catapultarmi dentro quella casa che, ovviamente, non ho mai visto ma che, proprio in qual momento, riesco a sentire.

Un miliardo di sensazioni mi attraversano.

Mi sento dentro al buio di quella stanza. 

Un buio che viene illuminato, appena e di tanto in tanto, da quelle piccole e magiche luci.

Avverto, nello stesso istante, gioia e malinconia.

Avverto unione e solitudine, nello stesso attimo.

Vedo sorrisi e lacrime, nello stesso momento.

Sento calore e freddo, sempre nello spesso istante.

E’ così che un pensiero si è schiuso come un bucaneve nel mio cuore: “ forse, quando diventi adulto e la vita ha saputo farti attraversare, nel bene e nel male, emozioni intense,  il Natale diviene  qualcosa di più complesso rispetto a quello che lo caratterizza quando si è bambini.”

Mi viene da pensare che, forse, il Natale quando diventi “un po’ più grande”, si trasforma in una dimensione  che abita ogni giorno nel tuo cuore. Uno spazio in cui ti puoi rifugiare per darti la possibilità di essere tutto, nello stesso momento. 

Una dimensione in cui puoi dare a te stesso la possibilità di non doverti per forza “giustificare”.

Una “frequenza” in cui tutto è perfetto così com’è, punto e basta.

Il Natale, forse, è il la libertà di sentirsi forti e fragili nello stesso momento.

Perché il Natale, ad un certo punto della tua vita, può trasformarsi in uno spazio sacro in cui ESSERE.

Sarà, forse, proprio questa la vera magia del Natale, quella di trasformarsi in ciò di cui hai bisogno, che  tu sia bambino o adulto. E’ per questo che, forse, il Natale resterà per sempre una dimensione magica. Basta che tu lo voglia!

Ecco che allora si, credo di poterla definire “senso di Natale” questa mia emozione che ho voluto condividere così, solo per il piacere di voler liberare nel mondo il mio sentire.

Dal mio cuore fino al vostro.


Lucrezia di Lernia in The Moonland

(Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.

Esperta di cucito terapia.)


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