Questa mattina, quando era ancora a letto, i miei occhi si sono aperti e la prima cosa che ho visto guardando fuori dalla finestra è stata l’immagine di una foglia gialla che danzava dolcemente assecondando il soffio del fresco vento autunnale. Sono rimasta ad osservarla, guardavo il suo movimento ed aspettavo che da un momento all'altro si staccasse dal ramo per fluttuare verso Terra. D'altro canto era l'ultima foglia di quel ramo che aveva avuto la forza di restarsene lì, fiera e sicura nonostante tutto quello che aveva intorno la stesse preparando ad un finale già scritto.
Il Nome “Moonland” (Terra della Luna) racconta il fatto che, molte volte percepisco di non appartenere a questo pianeta, è solo quando sollevo la testa verso il cielo ed incontro la Luna che provo un senso di appartenenza molto profondo. Quando scrivo mi vedo seduta in un angolo di un’antica soffitta in legno, dove mi è possibile osservare la Luna, attraverso una finestra che si affaccia su di un meraviglioso cielo stellato. Tutto questo accade quando mi trovo in connessione con il mio cuore.
domenica 29 gennaio 2023
Lascia che le cose si rompano
giovedì 19 gennaio 2023
Come la Vita, come l'Amore.
Era una di quelle giornate grigie e buie.
Faceva freddo ed io cercavo di scaldare le mie mani sfregandole energicamente sulle gambe, mentre aspettavo che il condizionatore dell’auto mi avvolgesse con il suo vento caldo.
Il tergi cristallo con il suo stridio cadenzato delimitava il confine tra me, ed il mondo monocolore lì fuori.
Me ne stavo lì a guidare ed osservare tutto ciò che attraversavo lungo la strada che percorrevo.
Il viaggio è durato circa mezz’ora.
Un tragitto uggioso ed introspettivo.
Ricordo che, per tutto il giorno, nei miei pensieri affiorava un fiore.
Non era un desiderio specifico, sentivo solo l’energia, la simbologia di chissà quale fiore, abitare dentro di me.
Il motivo mi era sconosciuto allora come lo è ancora oggi.
Ero quasi arrivata a destinazione quando, davanti alla mia auto, un ragazzo tutto vestito di nero era alla guida di un monopattino.
L’andatura era lenta.
Così lenta che, ricordo, aveva catturato la mia attenzione.
Lo osservo e mi sembra di percepire qualcosa. Forse un pensiero o un’emozione.
Sospiro.
Mi decido e lo supero!
Sono curiosa di vedere il suo volto. Il mio sguardo non si sposta da lui, ma prima di raggiungere il viso mi rendo conto che nella tasca esterna del suo zaino nero spunta una rosa rosa.
Era bellissima.
Una goccia scarlatta in tutto quel nero.
I miei occhi si spostano per un secondo sul viso di quel ragazzo. Ha dei tratti asiatici e l’espressione serena.
Sorrido e torno sulla rosa.
“Chissà, a chi è destinata?” - mi domando.
Da quel momento inizio a fantasticare sulla vita di quella rosa.
Vedo momenti, sguardi, abbracci ed emozioni che i miei occhi non hanno mai visto, ma che riesco, senza alcuna fatica, a trovare dentro di me.
Dopo qualche istante mi sorprendo a pensare che l’universo, in qualche modo, ha esaudito quel desiderio inconsapevole che aleggiava dentro me.
Avrei potuto non incrociare mai quel ragazzo.
Avrei potuto non vedere mai quella rosa.
Eppure tutto è accaduto e, sono certa, non per caso.
Riesco ancora a vederla quella Rosa, tutt’oggi.
Se chiudo gli occhi la immagino bellissima, appoggiata in un vaso di vetro.
Vedo quel rosso pulsare come la vita.
Come l’Amore.
Dal mio cuore fino al vostro.
Lu’
martedì 10 gennaio 2023
L'ho sentita! Si, proprio oggi...
Villa Cortese, 10 Gennaio 2023 ore 9:45
L’ho sentita!
Si, proprio oggi non appena ho aperto le finestre di casa per far cambiare l’aria della notte.
L’ho sentita era fresca e leggera - l’ho accolta esclamando in un sospiro: “Eccoti!”
Dopo circa un’oretta, quando il sole si era alzato nel cielo, io ero in macchina stavo andando a lavorare.
Al mattino, mi piace uscire qualche minuto prima per non andare di corsa, per godermi il viaggio e questa mattina è stato più bello del solito.
Ad un certo punto, infatti, davanti ai miei occhi avevo un quadro bellissimo:
In primo piano un grande prato verde, solo sfondo delle enormi montagne innevate, un po’ più su, nel cielo azzurro limpidissimo c’era la LEI, la LUNA.
La mia ancora!
Se ne stava lì, sopra la mia testa, ed era bellissima. “Chissà “- ho pensato - “si sarà fatta bella per il suo amato SOLE” che era lì, di fronte a LEI ad accarezzarla. In effetti capita spesso che si incontrino così da vicino!
Con lo sguardo sono tornata sulla strada che stavo percorrendo, lungo tutto il ciglio della strada si susseguivano delle pozzanghere che se ne stavano Immobili, come congelate da uno strato sottilissimo di ghiaccio.
Riuscivo a sentire dentro di me il vento, che faceva danzare le foglie secche che avevano finito il loro tempo proprio lì, a TERRA.
In quel frangente ho avuto la conferma che quello che avevo percepito, poco prima, appena avevo aperto le finestre fi cada non era un errore: Oggi la PRIMAVERA ha deciso di affacciarsi sull’INVERNO.
In quell’istante ho avvertito quanto può essere così vivo quello che sembra immobile.
Ho avvertito quanta luce può abitare nel buio.
Ho compreso quanta rinascita si cela nella sofferenza.
Tutto questo è accaduto in una frazione di secondo ma è stato meraviglioso perché, alla fine di questa esperienza, quell’aria fresca e leggera che poco prima mi aveva accarezzato il viso ed il cuore la avvertivo dentro di me.
Mi sentivo parte di quello che mi circondava, di quello che sentivo.
Mi percepivo in perfetta sintonia con la NATURA.
Per qualcuno può essere sciocco tutto questo, ma, a me, queste sensazioni riescono a trasmettermi fiducia.
Fiducia nella vita.
Fiducia nel futuro.
Fiducia in me stessa.
E niente, sappiate che la PRIMAVERA è già qui. Io l’ho sentita e voglio liberare nel mondo queste sensazioni meravigliose
Dal mio cuore fino al vostro.
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